Trattamento delle acque reflue e delle acque destinate al consumo umano

Descrizione degli ambiti/linee/attività di ricerca

 L’attività di ricerca riguarda i principali campi di interesse dell’Ingegneria Sanitaria Ambientale, con particolare riguardo verso i processi di trattamento delle acque di approvvigionamento, delle acque reflue, e dei residui prodotti da tali processi. Su questi temi, sono condotte ricerche in collaborazione con centri di ricerca ed università nazionali e straniere, investigando diverse tipologie di trattamento (chimiche, fisiche e biologiche), da sole ed in combinazione fra loro, con l’obiettivo di garantire una qualità delleffluente dal trattamento in linea con le prescrizioni di norma, e tenendo altresì in conto la necessità di ridurre i costi di impianto e di esercizio. Sono considerate diverse tipologie di reattori (a flusso continuo e discontinuo, a biomassa sospesa ed adesa), confrontando fra loro le specifiche peculiarità ed ottimizzando le relative condizioni operative. Sono condotti studi su differenti tipologie di correnti contaminate, sia per quel che riguarda le acque reflue (reflui civili, industriali, percolato, reflui da conceria, acque di vegetazione) che le acque primarie o di approvvigionamento (contaminazione da arsenico, fluoruri, vanadio, perclorato, clorofenoli). Un ulteriore filone di ricerca di recente attivazione riguarda il tema generale della gestione ottimale delle acque in ambito urbano, e viene condotto con il Prof. Roberto Magini, Docente di Costruzioni Idrauliche. Obiettivo specifico è quello di valutare il contributo dei tetti verdi alla mitigazione della qualità e della quantità delle acque meteoriche e gli effetti sul deflusso urbano e la depurazione. Il progetto di ricerca ha ricevuto il finanziamento Progetti di Ricerca Scientifica Anno 2014 dalla Sapienza Università di Roma (titolo: Effetto dei tetti verdi nella gestione qualitativa e quantitativa delle acque meteoriche in ambito urbano nel Centro Italia). Di recente, è stato avviato un nuovo filone di ricerca che applica le competenze del gruppo sui trattamenti di tipo biologico, che ha come oggetto l’applicazione dei processi biologici ai fini della decontaminazione di suoli contenenti inquinanti di tipo organico. L’obiettivo generale è quello di valutare la fattibilità degli stessi ed i parametri operativi ottimali, con riferimento alle diverse situazioni che possono verificarsi nella realtà ed alle differenti tipologie di intervento (in situ ed ex situ). Tale filone di ricerca viene portato avanti in collaborazione con la Prof.ssa Maria Rosaria Boni ed il Centro di Ricerca ENEA della Casaccia. Il progetto di ricerca ha ricevuto il finanziamento Progetti di Ricerca Scientifica Anno 2013 dalla Sapienza Università di Roma (titolo: Sviluppo e validazione di un protocollo sperimentale per l’applicazione della bioremediation).

 

Componenti
Collaborazioni Scientifiche

ENEA della Casaccia

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