“Bosco Temporaneo San Lorenzo”
Emphatize. Who is the project for? L’Oasi della Dogana è un progetto che nasce e si realizza nel 2017, in appena otto settimane, e intende condensare, nella forma fisica di un bosco, l’importanza del ruolo della natura in città, accrescendo la consapevolezza di amministratori e di cittadini e sondando la loro disponibilità a prendersi cura degli alberi. Quindi amministratori e cittadini rappresentano il target dell’iniziativa.
Define. Identify a specific opportunity site; articulate the root causes of the problems that need to be adressed. Il luogo che è destinato ad accogliere il Bosco non viene scelto ma si impone perché è l’unica area disponibile a San Lorenzo.
Ideate. L’idea progettuale che emerge dagli obiettivi e dal confronto con il luogo si concretizza nella realizzazione, in quest’area inospitale, all’insegna dell’asfalto e sovrastata dalla tangenziale, di un prototipo di forestazione urbana: un progetto esemplare per aprire il confronto sul futuro green di San Lorenzo e, più in generale, di Roma.
What to do and how? L’unico bosco possibile per la ex-Dogana è una forma di natura inconsueta, nomade, impermanente costituita da alberi che non possono essere impiantati perché dovranno migrare altrove. Tuttavia l’insieme deve evocare l’immagine di un bosco per diventare la metafora della forestazione urbana che avrebbe dovuto essere.
Protoype: plan a project response. Cento grandi esemplari di cinquantaquattro specie diverse diventano il Bosco Temporaneo: 18 provengono dalla Riserva di Castelporziano. L’artificio evoca l’originale e tanto basta: la presenza della natura si impone sul paesaggio in dismissione dello scalo e diventa luogo. Parallelamente, le azioni previste a sostegno della divulgazione scientifica contemplano attività mirate a tessere relazioni e a sviluppare senso di appartenenza tra cittadini e alberi come la “Festa dell’Albero” che ha coinvolto oltre 150 alunni delle scuole elementari e medie.