23-24 gennaio AULA 1 Facoltà ICI - I luoghi del moderno. Architettura industriale tra XIX e XX secolo. Le innovazioni tecnologiche e produttive per l'industria all'origine del Moderno  a cura di Alberto Bologna e Edoardo Currà

I luoghi del moderno. Architettura industriale tra XIX e XX secolo. Le innovazioni tecnologiche e produttive per l'industria all'origine del Moderno
a cura di Alberto Bologna e Edoardo Currà

23-24 gennaio AULA 1 Facoltà ICI

L'interesse verso il patrimonio del movimento moderno in architettura è una necessità di identità e risponde ad una domanda di memoria incentrata sul passato più recente. La vicenda industriale è al centro di questo passato recente e il relativo patrimonio industriale è rappresentabile come “the evidence of activities which had and continue to have profound historical consequences” (Nizhny Tagil 2003). Il convegno intende perciò supportare un processo di conoscenza fondamentale per giungere ad una consapevolezza condivisa del valore degli oggetti industriali che li rende quindi "beni culturali".
È un processo in corso che vede l’introduzione di componenti valoriali integrative o, meglio ancora, esplicitanti, le aree di significatività patrimoniale di un variegato insieme di memorie materiali e intangibili. Il convegno sarà seguito da una importante attività di diffusione presso la comunità scientifica, per porre l'intera sfera delle architetture industriali ad una nuova attenzione, insieme ad una attività di dovuta divulgazione e sensibilizzazione.
Infatti, solo una parte degli edifici del moderno, afferente al patrimonio industriale, è stata oggetto di un preciso progetto di censimento nazionale da parte del Ministero della cultura. Si tratta di quella della prima metà del XX secolo. E' un notevole traguardo ma occorre individuare per tutte le architetture industriali le forme di tutela necessarie al mantenimento e alla trasmissione dei valori culturali e della volontà progettuale dell’autore. Il tema della tutela e del recupero di questi edifici si interseca con altre disposizioni normative attuali; tra le quali l’efficientamento energetico è la più complessa da coniugare con un approccio al restauro non ancora consolidato.

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